"Consiglierebbe la carriera di scrittore?" mi chiese uno degli studenti.
"Stai cercando di dire amenità?" gli chiesi.
"No, no parlo seriamente. Consiglierebbe la carriera di scrittore?"
"È lo scrivere che sceglie te e non tu lo scrivere."

Charles Bukowski

domenica 17 gennaio 2010

Ester Milonga



Ester e le sue mani di mogano. Due occhi profondi come buchi neri in cui venir catapultato. Era un fulmine a ciel sereno Ester. E come lampo apparve in quella milonga affollata di sogni. Ero seduto al bancone con la mia capiroska alla fragola che sorseggiavo lentamente mentre mi lasciavo trasportare con lo sguardo nella danza della vita. Fu allora che apparve, Ester angelo scuro a catturare i colli voltati dell'umanità roteante. Nel mezzo di quella sala girava in cerca di chissà quale sospiro, e fu in un istante cieco che i nostri sguardi si incrociarono. Wow! Fu un tuffo di overdose nella sua anima fluorescente, un viaggio mistico nella terra dei suoi sguardi. Tanto da perdere l'equilibrio, e la mia capiroska alla fragola. Dopo 10 minuti ero gia ubriaco di lei. Ester! Ubriaco dei suoi occhi, arrivai ad innamorarmi di loro e  non voler cercare nient'altro in lei che quello spirito diabolico che trafugava nelle mie viscere. Si avvicinò cosi decisa, che stavo per farmela sotto. Mi guardò ancora più incandescente di prima. Si fermò ad un palmo dal mio viso sorrise, di un sorriso timido e non disse una parola. Quell'attimo sembrò durarmi un'eternità mentre le gocce scendevano dalla mia fronte cercando di suggerire alle mie orecchie una qualsiasi frase più o meno utile per l'occasione. Ovviamente non fu cosi e l'esordio fu più o meno questo. "Sa la mia capiroska alla fragola era davvero buona, ma mi s'è versata tutta...e fa un gran caldo qui?" Lei rise della mia improvvisa balbuzia. Ingioiai un litro di saliva e le chiesi "Balli?". Il paradiso non può vantare tante esplosioni di sensi quante ne provai in quella Tanda. Affogai nei suoi capelli che sapevano d'oceano, mentre le sue gambe strofinavano alle mie nel vortice infernale di quel tango. Il suo collo d'ambra emanava il fuoco carnale della terra infuocata. Mentre i nostri passi disegnavano naturali il sesso che i nostri corpi esprimevano nella danza incantata. Fu quella la nostra prima volta. Lì avvinghiati in quella milonga al ritmo rosso sangue di un tango di fuoco. Ester.
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