"Consiglierebbe la carriera di scrittore?" mi chiese uno degli studenti.
"Stai cercando di dire amenità?" gli chiesi.
"No, no parlo seriamente. Consiglierebbe la carriera di scrittore?"
"È lo scrivere che sceglie te e non tu lo scrivere."

Charles Bukowski

martedì 14 aprile 2015

Isola di Domenico Maggipinto


“Il tempo custodisce lo spirito, che non è di sale ma di carne, e mai alla carne ci si prostra quando si pronuncia il verbo, ma al sale, che corrode la carne e mette sete, una sete senza fine, che nessun oceano potrà mai lenire. Ecco allora come il verbo, che non si è mai fatto carne, riposa come un demone lontano e oltraggioso, che non sorregge i propri figli, ma li giudica sino a maledire la loro terra, l’unica madre che conoscono. È così che quella madre abbandonata finisce per concepire il verbo salato dell’isola, che si fa carne, soffre la loro pena e avvelena il mare, di sale” 

Isola è il mio primo racconto pubblicato da Pietre Vive Editore
Qui si ripercorre l’eterna storia di Giona in uno scenario nuovo: quella di un’isola alla deriva, senza ponti e traghetti, sottomessa al dominio del sale. Trasfigurazione di una vera isola: quello di Taranto Vecchia, il cui destino sembra essere quello di un lembo di terra abbandonato all'indifferenza umana, prima che urbanistica.

Ma Isola in realtà è un’astrazione che comprende qualsiasi ghetto. Qui il nuovo Giona si ritrova ingabbiato, insieme a tutti gli isolani, in una terra senza via di scampo e redenzione, governato da un nuovo dio: il potente boss Ioab, che chiama Giona a sé per diventare profeta a Ninive, l’unica città dell’isola fuori dal suo controllo.

Dal lontano continente però giunge la voce di un’altro dio, questa volta un demone insensibile: un famoso giornalista che, dalle colonne dei quotidiani continentali, mette sotto accusa la perversione dell’isola e del suo sale (trasfigurazione marina della mafia). Egli però non sorregge gli isolani, non conosce l’empatia, e dal lontano continente finisce per essere una voce colonialista, aliena e feroce, che condanna tutti gli isolani alla dannazione.

È in questo scenario che Giona dovrà andare alla ricerca casuale di una libertà negata e contesa fra l’oppressione del sale e la lontananza del continente.

Isola, vincitore del premio “Luce a Sud-Est - Concorso di scrittura sociale” promosso dalle associazioni Pietre Vive Editore, Il Tre Ruote Ebbro col patrocinio della Regione Puglia, Assessorato alle Politiche Giovanili.

 Disponibile su Amazon e ibs

Bookmark and Share

Nessun commento:

Posta un commento