"Consiglierebbe la carriera di scrittore?" mi chiese uno degli studenti.
"Stai cercando di dire amenità?" gli chiesi.
"No, no parlo seriamente. Consiglierebbe la carriera di scrittore?"
"È lo scrivere che sceglie te e non tu lo scrivere."

Charles Bukowski

domenica 6 novembre 2011

Non ci piove


Di piovere deve piovere, non ci piove. Il problema semmai è capire su quali cappotti piove o deve piovere. Se ogni goccia debba insinuarsi tentacolare nel feltro o scivolare come uno stagno sulla pelle, condensarsi in chiazze omogenee sui k-way. Potrebbe inzupparsi nella stoffa. Inumidirsi e gocciolare nella lana. Gocciola. Si allunga. Rilascia. Si ritira. Si scioglie a terra. È un parto delicato e matematico la goccia, il gocciolare. Gocciola. Si allunga. Rilascia. Si ritira. Si scioglie a terra. Evaporano gli stagni, evaporano i fiumi e i fiumi in piena, evaporano i mari, evaporano i ghiacciai, evaporano i pianti, evaporano i cappotti ed i k-way. Evaporano i desideri, evaporano i brutti pensieri, le angosce, i malintesi. Evaporano le paure scampate, le salvezze apparenti, quelle sincere. Evaporano gli anni, evapora il silenzio, il giorno, il ricordo. Si ascende, con le correnti, le ricorrenze, i ridondanti. Si torna, si soffia, si viaggia, si sorvola, si cavalca, ci si allontana, si elenca, si ripete, si gioca con le parole, con i venti e i vanti ed ogni tanto i vati.
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