“Il tempo custodisce lo spirito, che non è di sale ma di carne, e mai alla carne ci si prostra quando si pronuncia il verbo, ma al sale, che corrode la carne e mette sete, una sete senza fine, che nessun oceano potrà mai lenire. Ecco allora come il verbo, che non si è mai fatto carne, riposa come un demone lontano e oltraggioso, che non sorregge i propri figli, ma li giudica sino a maledire la loro terra, l’unica madre che conoscono. È così che quella madre abbandonata finisce per concepire il verbo salato dell’isola, che si fa carne, soffre la loro pena e avvelena il mare, di sale”
Isola è il mio primo racconto pubblicato da Pietre Vive Editore.
Qui si ripercorre l’eterna storia di Giona in uno scenario nuovo: quella di un’isola alla deriva, senza ponti e traghetti, sottomessa al dominio del sale. Trasfigurazione di una vera isola: quello di Taranto Vecchia, il cui destino sembra essere quello di un lembo di terra abbandonato all'indifferenza umana, prima che urbanistica.
Ma Isola in realtà è un’astrazione che comprende qualsiasi ghetto. Qui il nuovo Giona si ritrova ingabbiato, insieme a tutti gli isolani, in una terra senza via di scampo e redenzione, governato da un nuovo dio: il potente boss Ioab, che chiama Giona a sé per diventare profeta a Ninive, l’unica città dell’isola fuori dal suo controllo.
Dal lontano continente però giunge la voce di un’altro dio, questa volta un demone insensibile: un famoso giornalista che, dalle colonne dei quotidiani continentali, mette sotto accusa la perversione dell’isola e del suo sale (trasfigurazione marina della mafia). Egli però non sorregge gli isolani, non conosce l’empatia, e dal lontano continente finisce per essere una voce colonialista, aliena e feroce, che condanna tutti gli isolani alla dannazione.
È in questo scenario che Giona dovrà andare alla ricerca casuale di una libertà negata e contesa fra l’oppressione del sale e la lontananza del continente.
Isola, vincitore del premio “Luce a Sud-Est - Concorso di scrittura sociale” promosso dalle associazioni Pietre Vive Editore, Il Tre Ruote Ebbro col patrocinio della Regione Puglia, Assessorato alle Politiche Giovanili.